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Il Monte Generoso

Il Monte Generoso

Il Monte Generoso: l'ultimo baluardo delle Alpi

Il Monte Generoso è una montagna speciale. Qui natura e storia si fondono in modo indossolubile. Una flora unica per ricchezza e varietà, una storia geologica intrigante, un patrimonio forestale di valore e un paesaggio plasmato per secoli dalla mano dell’uomo lo rendono una meta ricca di opportunità di imparare e di meravigliarsi.

Il Monte Generoso è, insieme al San Giorgio, una delle “mie” due montagne. Un luogo incredibile che frequento fin dalla mia prima infanzia. Ogni volta che ci torno è un po’ come sentirmi a casa. Ciò nonostante, trovo sempre qualcosa di nuovo per cui meravigliarmi.

Il Generoso è sicuramente il fiore all’occhiello di tutto il Mendrisiotto, ma non solo. Delle condizioni geoclimatiche uniche lo rendono un tesoro di biodiversità: sulle sue pendici prosperano specie floristiche molto rare come la Peonia selvatica (Paeonia officinalis), l’Asfodelo montano (Asphodelus albus), il Garofano di bosco (Dianthus hyssopifolius) e molte altre. I suoi ambienti variati attirano rare specie di uccelli, tanto da essere riconosciuto a livello internazionale come Important Bird and Biodiversity Area (IBA). Nelle sue “bolle” si riproducono numerosi anfibi minacciati come la Rana agile (Rana dalmatina) e il Tritone crestato italiano (Triturus carnifex).

La Riserva forestale Monte Generoso – Cascina d’Armirone, di recentissima istituzione, contribuisce a dare un ulteriore valore aggiunto al territorio, proteggendo 34 ettari di faggeta.

Questi ambienti così variati e particolari sono anche il frutto della gestione del territorio legata all’agricoltura di sussistenza praticata negli ultimi secoli. Di grande interesse sono anche le testimonianze di questo passato ancora presenti sulla montagna, come gli insediamenti di Pianspessa, Génor o Nadigh, e gli edifici caratteristici come le nevère.

Non da ultimo, la montagna riveste anche un enorme interesse dal punto di vista geologico: l’origine sedimentaria delle rocce calcaree che la compongono, le forze in gioco nell’orogenesi alpina e i segni che hanno lasciato, la natura carsica della zona con il suo sterminato sviluppo di grotte, tra cui la Grotta dell’Orso in cui ai tempi dell’Università maturai le prime esperienze come guida naturalistica.

Insomma, un’escursione guidata sul Monte Generoso può permettere di parlare di natura e storia a 360 gradi, con innumerevoli spunti di discussione e possibilità di itinerari. Un vero e proprio tesoro tutto da scoprire.

Dove? Sul Monte Generoso (punto di ritrovo abituale stazione Bellavista)

Quando? Da aprile a ottobre

Durata? Da due ore a una giornata

Temi? Il bosco, flora, uccelli, anfibi, geologia, economia alpestre

A chi si rivolge? SE, SM, famiglie, gruppi di adulti

Faggio (Fagus sylvatica)
Camoscio alpino (Rupicapra rupicapra)
Peonia selvatica (Paeonia officinalis)
Garofano di bosco (Dianthus hyssopifolius)